IL NOSTRO VINO BIANCO NATURALE
COS'È UN VINO NATURALE?
I VINI NATURALI sono prodotti solo con uve biologiche/biodinamiche, senza aggiungere o togliere nulla in cantina. Nessun additivo, nessun prodotto chimico, nessun aroma, nessun lievito selezionato e pochissimi solfiti.
MODUS BIBENDI GRILLO 17 da uve Grillo
VARIETÀ DELL'UVA: Grillo (100%)
TERRENO argilloso-calcareo - AFFINAMENTO 7 mesi in acciaio inox
VINIFICAZIONE naturale, fermentazione spontanea
ANNATE DISPONIBILI: 2017 (MODUS BIBENDI GRILLO), 2018 (MODUS BIBENDI BIANCO), 2019 (MODUS BIBENDI BIANCO)
fig. 1: nella foto il MODUS BIBENDI BIANCO 2018
l'idea: perché abbiamo deciso di fare un vino naturale da uve GRILLO
Il Grillo è uno dei vitigni autoctoni siciliani più interessanti, anche se difficile da coltivare e gestire. Difatti già il nome "Grillo", che ricorda l'insetto, indica la natura "saltellante" della varietà, la cui maturazione spesso non è omogenea e il cui vigneto non è costante nella produzione.
Negli anni passati è stata un'uva "non rispettata" poiché raccolta eccessivamente matura e utilizzata come uva da taglio nella produzione del Marsala, oppure vinificata in riduzione per inseguire un gusto internazionale imitando i vini francesi prodotti con il Sauvignon blanc.
Quando nel 2015 abbiamo puntato sul Grillo coltivato nel vigneto di Camporeale abbiamo deciso di vinificarlo per quello che è, Grillo, e non come alto grado o come un Sauvignon blanc. A quelle uve e quindi al vino abbiamo voluto dare un'identità ben precisa, ottenendo un vino di media struttura con una bella acidità, in equilibrio con la componente alcolica. E’ un profilo aromatico che ricorda la macchia mediterranea e non la frutta tropicale.
Questo è il nostro modo di interpretare il Grillo e sulla sua rinascita crediamo fortemente ma solo se vinificato per quello che è davvero, senza scopiazzare modelli francesi.
LA VARIETÀ: GRILLO
Creato da un incrocio artificiale di Catarratto Bianco e Zibbibo (Moscato di Alessandria) ad Agrigento, in Sicilia, nel 1869 dal barone Antonio Mendola, agronomo ed esperto di vitigni, il Grillo è oggi uno dei vitigni più coltivati in Sicilia, dopo il Catarratto.
Il Grillo non è un'uva aromatica, nella sua espressione migliore il gusto risulta corposo, terroso, quasi fino all'astringenza, e può essere affinato in bottiglia o legno. Dà una sensazione cremosa, anche se con una buona acidità, con sapori di frutta ad ampio spettro, tendente all'agrumato. Note balsamiche e di frutta secca se affinato "sui lieviti".
I biotipi sono conosciuti come "A" e "B", e sono così descritti (da Giampiero Nadali):
Il Biotipo A ha un grappolo compatto, alta produttività, produce una concentrazione di mosti a basso contenuto zuccherino, basso pH, alta acidità, i vini hanno note agrumate e vegetali;
Il Biotipo B ha un grappolo spargolo, bassa produttività, produce mosti ad alta concentrazione zuccherina, alto pH, bassa acidità, i vini hanno grande struttura, con note descrittive di spezie e frutta tropicale; corrisponde al Grillo che esisteva già prima dell'arrivo degli inglesi a Marsala (1770), un vitigno che produce 18 gradi alcolici "naturalmente", cioè senza bisogno di alcuna sovramaturazione.
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